La bigenitorialità

Il principio della bigenitorialità, introdotto dalla l. n. 54/2006 ed esteso anche ai figli nati fuori dal matrimonio dal. d.lgs. n. 154/2013, sancisce il diritto dei figli di mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori, anche in caso di separazione dei genitori (siano essi sposati o non).

La bigenitorialità e la scuola

Negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento delle separazioni dopo pochi anni di convivenza e con figli sempre più piccoli. Si evidenzia, inoltre, una conflittualità accentuata tra gli ex coniugi (o conviventi) che si protrae nel tempo ricadendo, purtroppo, sui figli.

All’avvio della scuola primaria, i figli di coppie separate sono circa il 15/20%, ma arrivano al 60% alle scuole secondarie di primo grado.

La scuola diventa, spesso, l’unico punto di riferimento stabile per molti bambini che si trovano ad affrontare l’instabilità e la perdita dei propri punti di riferimento causate della separazione dei genitori.

Nota prot. 5336/2015 del MIUR

Nel 2015 il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca è intervenuto, con la nota Prot. 5336, fornendo ai dirigenti scolastici delle indicazioni operative per la concreta attuazione del principio della bigenitorialità in ambito scolastico.

Il MIUR ha invitato le scuole “a voler incoraggiare, favorire e garantire l’esercizio del diritto/dovere del genitore separato o divorziato o non più convivente, anche se non affidatario e/o non collocatario, di vigilare sull’istruzione ed educazione dei figli e conseguentemente di facilitare agli stessi l’accesso alla documentazione scolastica e alle informazioni relative alle attività scolastiche ed extrascolastiche”.

Il MIUR ha esemplificato alcune delle azioni amministrative che le istituzioni scolastiche possono porre in essere al fine di favorire la piena attuazione del principio di bigenitorialità:

  • inoltro di tutte le comunicazioni (didattiche, disciplinari…) anche al genitore separato/divorziato/non convivente, sebbene non collocatario;
  • individuazione di modalità alternative al colloquio faccia a faccia, con il docente o dirigente scolastico e/o coordinatore di classe, quando il genitore interessato risieda in altra città o sia impossibilitato a presenziare personalmente;
  • attribuzione della password ad entrambi i genitori per l’accesso al registro elettronico;
  • richiesta di firma di ambedue i genitori in calce ai principali documenti (in particolare la pagella), quando non siano in uso tecnologie elettroniche.

Conclusioni

L’attenzione della scuola ai numerosi studenti figli di coppie separate è un grande punto di partenza per favorire la presenza di entrambi i genitori nella vita quotidiana dei figli e per garantire ai bambini che quel diritto alla bigenitorialità sia un diritto concreto e reale e non rimanga solo un principio previsto astrattamente.